(Uscita MGCT, 8 giugno 2019)

Ma che fortuna avere soci meccanici al seguito! E con questo non voglio affermare che le Guzzi siano moto poco affidabili, anzi! Però capita, a volte, che un filo della frizione si spezzi o che un motore si metta, improvvisamente, a funzionare con un solo cilindro. Lo sventurato pilota cosa fa? Freccia a destra e accosta, ma ancor prima che il suo bolide si sia fermato, appaiono, come dal nulla, i soci meccanici, che in un battibaleno rimettono le cose al loro posto. E così Knut, nei pressi della Madonna di Re, si è ritrovato con il cavo della frizione perfettamente funzionante (complimenti, non solo a chi ha sostituito il cavo, ma anche a chi ne aveva uno sotto la sella), e Danilo, grazie alla geniale intuizione di Davide (che vedendo un solo faro acceso ha capito immediatamente il problema, dovuto ad un filo di lampadina a massa), ha potuto riprendere il viaggio di ritorno con i due cilindri della sua Norge nuovamente in azione.

Ma andiamo con ordine. La gita era già iniziata con un colpo di scena: una pattuglia della “cantonale”, furbescamente appostata dietro una delle numerose curve delle Centovalli, udendo fragorosi rombi, ha pensato di fermare le prime tre moto del nostro gruppo (Enzo, Carlo e Loretta), per controllo documenti. Mentre gli agenti, indaffarati, telefonavano a Bellinzona per accertarsi di non essere al cospetto di pericolosi criminali, siamo arrivati io e Danilo, con Elisa. Anche noi siamo stati bloccati ma, siccome la compagnia dei motociclisti cominciava a superare il loro potere d’intervento, i solerti agenti si sono limitati ad un affrettato controllo degli pneumatici e abbiamo potuto ripartire. Figuriamoci quando, al posto di blocco, è comparso il resto della compagnia (altre dieci moto)! A quel punto qualcuno si è accorto che i veicoli erano tutti della stessa casa, la “Guzzi” e che, probabilmente si trovavano al cospetto di una innocua comitiva in gita domenicale: controlli sospesi e… buon viaggio.

Cafferino a Re e poi via, lungo la bella Val Vigezzo; passaggio da Beura, luogo conosciuto da tutti i “Guzzisti” per il raduno annuale, ed entrata in Valle Antrona, con sosta a Viganella per ammirare una particolarità: lo specchio solare. Da novembre a febbraio, infatti, le montagne bloccano completamente il sole e il paese rimane al buio. Per uscire dall’oscurità, nel 2006, l’allora sindaco Franco Midali e l’architetto Giacomo Bonzani posarono, sulla cima di fronte a Viganella, uno specchio in acciaio di 40 m2riuscendo così a far convergere i raggi solari sulla piazza e sulla chiesa del paese, illuminandole. Lo specchio è dotato di un motore che gli consente di seguire gli spostamenti del sole. Numerosi visitatori vengono, da tutto il mondo, per vederlo e per studiarlo. Bonzani racconta, divertito, che, inizialmente, alcuni abitanti avevano paura che le loro case potessero prendere fuoco!

Da Viganella si procede, lungo un piacevole percorso, fino ad Antrona Piana e, successivamente, si arriva al lago, presso il quale c’è un bel ristorante che ha consentito, ai diciassette partecipanti, il soddisfacimento dei voraci gargarozzi.

Ritorno tranquillo, passando dal sempre incantevole lago di Mergozzo, dopo avere, con una certa “nonchalance”, attraversato una passerella per soli pedoni e ciclisti, fra gli sguardi sbigottiti dei frequentatori locali.

Bella gita (circa 300 Km) e Bravo Robby, che l’ha proposta. Caldamente consigliata.

                                                                                                                      Ermanno