MUSEO MV AGUSTA E SACRO MONTE DI VARESE

PRIMA USCITA DEL MGCT

Sabato 23 marzo, ore 09.15: ci troviamo in 24 (21 moto) al valico del Gaggiolo. Tocca a me guidare la compagnia in quanto il Presidente si è appena sottoposto ad un intervento di cataratta e non può essere presente. Sono un po’ preoccupato: il percorso scelto in precedenza, suggeritomi dal fedele TomTom, è ricco di deviazioni, rotatorie, semafori, ostacoli che non favoriscono certo l’incedere tranquillo di un gruppo così numeroso: rischio di perdere la metà dei partecipanti prima di Samarate (Cascina Costa), ubicazione del museo. E allora… gioco il jolly e costringo il navigatore ad affrontare un itinerario che, da Gazzada, dopo aver attraversato un passaggio a livello, mi porta, attraverso una strada poco trafficata, ad attraversare Brunello, evitando Azzate e Mornago e sbucando sulla SP 17 poco prima di Vergiate. Da lì direttissima per Somma Lombardo per raggiungere l’aeroporto della Malpensa, che attraversiamo sul lato nord con una comodissima SS336 fino a Cardano al Campo, Samarate e Cascina Costa.

Mai scelta fu più azzeccata: viaggio tranquillissimo (anche perché Paolone, come un segugio, sorvegliava il folto gruppo e mi teneva al corrente della sua compattezza),  e arrivo contemporaneo al museo di tutti i partecipanti, accolti da un bravo e competente volontario/guida che ci ha inondato di spiegazioni sulla famiglia Agusta e sulla loro fabbrica, su moto ed elicotteri, mostrandoci filmati e permettendo ad Andreas, pilota di droni e molto interessato a tutto ciò che fluttua nell’aria, di effettuare un breve volo pilotando, sul simulatore, un elicottero sopra l’aeroporto.

Dando seguito ai primi morsi della fame, spostamento a Samarate, al ristorante “Luxale” per il pranzo. Mentre stavamo gustando costate, tagliate, hamburger di ogni tipo, fritti di pesce e pizze varie… si sente dire che, da qualche parte in Europa, comincia a piovere. Forse per questo qualcuno si preoccupa e abbandona la compagnia per un anticipato rientro (anche se, guardando dalla finestra, si vede il sole). 

Rimane comunque un bel gruppo (13 moto, 16 persone) che mi segue ordinatamente, rifacendo, in parte, il viaggio d’andata, fino al Sacro Monte di Varese, nel Parco Campo dei Fiori, che fa parte dei nove Sacri Monti prealpini Patrimonio dell’Umanità UNESCO.  Il complesso è costituito da 14 Cappelle, dal Santuario e dalla Cripta. Fu eretto sul monte di Velate fra il 1604 e il 1698 quale opera di evangelizzazione popolare. Interessanti e non prive di effetto anche le vie coperte del piccolo borgo di Santa Maria.

Accanto al Santuario  c’è il più antico museo di Varese tuttora visitabile: il Museo Baroffio, che ospita i dipinti di Giuseppe Baroffio e al termine de viale delle cappelle si trova la Casa Museo  di Lodovico Pogliaghi.

Non poteva mancare un ristorante, con ampia terrazza panoramica, dove abbiamo sostato per una ricostituente bibita.

Poi il rienro. In complesso un bella gita, con il pregio di unire una prima parte di interesse indistriale e sportivo ad una seconda di sicura matrice culturale.

Ermanno