Quattro giorni in Alsazia

13, 14, 15 e 16 ottobre con il MGCT

Venerdì 13 ottobre il ritrovo per Gerry, Lory, Poldo, Andreas e Roby è alla stazione di servizio Bellinzona Nord. Prima tappa Neuenkirch, per rifornimento e pausa caffè. Silvo ed io, per causa di forza maggiore, li precediamo con l’auto. Decidiamo di ritrovarci con i motociclisti direttamente a Riquewihr per mangiare un boccone tutti assieme e prendere possesso delle camere. Verso le 13.15 noi siamo a destinazione, i “soci” ci avvisano che stanno facendo rifornimento a 50 km da lì. La piscina dell’albergo e il vento caldo ci invitano… ma fino alle 15.00 niente camere. Alle 15.00 stiamo ancora aspettando i soci che il rifornimento lo hanno fatto anche ai loro stomaci a nostra insaputa. Anche noi inganniamo l’attesa davanti ad una tarte framboise (focaccia tipica della zona) ed un Gewürz. Finalmente anche Gerry e gli altri ci raggiungono. Prendiamo possesso delle camere e ci inoltriamo subito, per un primo sguardo, nelle stradine di Riquewihr. Riquewihr è forse il più noto paesino alsaziano. Tipiche case con travature in legno a vista, dagli sgargianti colori e racchiuse da mura medievali con due porte principali d’entrata, ne fanno un piccolo scrigno suggestivo. La strada principale, in acciottolato, è costeggiata dalle tipiche case ormai tutte adibite a negozietti, bar o ristoranti. Vini, formaggi, fois-gras e macaron ne sono protagonisti. C’è da dire che i francesi si fanno pagar bene. Dopo l’aperitivo tutti a cena nel più rinomato ristorante del paesino. Lì ci hanno preparato due tavoloni da otto persone, uno apparecchiato per tre e l’altro per quattro. Dopo qualche discussione con la proprietaria ci sediamo tutti allo stesso tavolo! Choucroute e Jambonneau la fanno da padroni e dopo tre cene nello stesso ristorante scopriamo che la scelta non è poi così ampia!

Il mattino seguente il tempo non è dalla nostra. Armati di ombrelli visitiamo il paesino privo di turisti e poi decidiamo di farci un giro con il trenino turistico. Dopo un breve giringiro per le stradine di Riquewihr ci troviamo in mezzo ai vigneti. Malgrado la pioggia e la nebbia ammiriamo Riquewihr dall’alto, circondato dai meravigliosi colori autunnali. Scopriamo che la particolarità delle travature nelle case è stata fatta per risparmiare visto che la legna costava meno della muratura. I vigneti appartengono per la maggior parte a piccoli proprietari e sono una secondaria fonte di guadagno. Solo poche cantine hanno appezzamenti importanti. Pranzo in un tipico bistrot del luogo. Tarte flambée… niente di speciale anche perché servita a tavoli particolarmente appiccicosi. Noi donne ci muniamo di salviettine, disinfettanti e fazzoletti di carta e diamo una pulitina! Chissà se i gestori hanno capito l’antifona! Ci ritroviamo alle tre del pomeriggio quando finalmente ha smesso di piovere.  Meta: Colmar. Colmar è una bellissima cittadina medievale con le case a graticcio dai colori sgargianti e moltissimi fiori. E’ attraversata dal fiume Lauch. Il fiume attraversa la città diramandosi in alcuni canali e per questo la città viene anche chiamata la piccola Venezia. Le strade prendono il nome dalle corporazioni presenti nella cittadina durante il medioevo. Rue des Pêcheurs, Rue des Tanneures, Rue des Vignerons. Anche la collegiata gotica di San Martino, costruita in arenaria rossa, col tetto con le caratteristiche maioliche colorate è degna di interesse. Rientriamo e cena al solito posto dove Gerry già ci aspetta.

Il mattino seguente partiamo alla volta del castello di Haut-Königsbourg costruito in arenaria rossa verso il 1100 da Federico di Svevia.Situato a 750 m d’altezza, immerso tra i vigneti, domina la pianura del Reno fino ai Vosgi ed alla Foresta Nera. Posizione privilegiata per le vie commerciali del tempo: grano, vino, argento e sale. 

Pare che la sua imponenza fungesse da deterrente da eventuali attacchi nemici e per questo all’interno non vi ha mai soggiornato un numero elevato di soldati. Visita guidata, poi appuntamento con Gerry a Ribeauvillé per il pranzo. E’ domenica e la cittadina è stracolma di gente, sono le 13.00 e noi siamo convinti che Gerry ci ha riservato il posto in uno dei numerosissimi ristoranti. Sorpresa: Gerry è in giro per Colmar e poi rientra direttamente in albergo. Percorriamo in lungo ed in largo la città in cerca di un posto per pranzare. Finalmente dopo mezz’ora di ricerca troviamo qualcosa ma all’esterno. Il tempo è incerto e mentre mangiamo dobbiamo ripararci dalla pioggia sotto il tendone da sole! Mangiamo bene. La città rispecchia lo stile delle case a graticcio. Ben tenuta e con bellissime piazze e portici pieni di commerci. Ho persino trovato una bottega di formaggi da 9 euro l’etto!!! Silvano ed io rientriamo in albergo mentre i motociclisti si godono un lungo giro tra i vigneti. Io mi godo la SPA dell’albergo. Cena al solito posto. 

Lunedì ci ritroviamo come il solito alle 09.00 per la colazione. Partenza per il rientro verso le 10.00. Non prevediamo tappe lungo il percorso perché sarebbe troppo complicato. Noi ci fermiamo in una cantina per acquistare un po’ di vino. Non si dovrebbe andare in Alsazia senza portare a casa almeno qualche bottiglia di vino! Pranzo ad Attinghausen e rientro tranquillo a casa. I compagni motociclisti si fermano ancora a Neuenkirch e poi proseguono facendo il passo del San Gottardo. Ottima compagnia e bella gita. Appuntamento al prossimo anno!

                                                                       Mary