IL MOTO GUZZI CLUB TICINO NELLA VALLE DEI TREMENDI

Sabato 27 agosto

Veramente bella la Valle dei Trementi (Val Sorba). 

Sul sito www.lastampa.it apprendo che fu chiamata così perché nel 1300 fu il rifugio dell’eretico Fra’ Dolcino e tra Ottocento e Novecento la zona dove imperversò Pietro Bangher, per alcuni un brigante, per altri un bandito gentile.

Pietro Bangher era fuggito dal Trentino, che all’epoca faceva parte dell’impero austro-ungarico, e si stabilì nella zona fra Scopello, Rassa e Mollia, compiendo scorribande, razziando le baite in cui si producevano il burro e il formaggio, incendiando i fienili e, a volte, anche stuprando. 

Venne catturato nel 1900, uscì nel 1910 per essere consegnato ai gendarmi austriaci. Ma qualche anno dopo c’è chi disse di averlo ancora visto sui monti della Valsesia. La leggenda sostiene che fu giustiziato dai fratelli di una giovane da lui violentata.

Certo che arrivarci è stata un’impresa: il nostro itinerario prevedeva un primo ritrovo a Lugano e un secondo a Brissago, per i partecipanti del Sopraceneri. Poi abbiamo proseguito sul versante destro del Verbano e lì è cominciata la “sofferenza”. Il traffico, molto intenso, non consentiva velocità superiori ai 30 km/h e Roger, il capogita, giustamente, non si gettava in sorpassi azzardati e pericolosi, per non incorrere in gravi infrazioni e per non frammentare il gruppo, composto da una decina di moto.

A “rüzz e sccarpüsc” siamo arrivati al lago d’Orta: lì la musica è cambiata e, su strade godibili, ci siamo diretti all’Eremo della Madonna del Sasso. Dal piazzale sottostante la chiesa si gode di un panorama talmente emozionante sul lago d’Orta e sulle montagne circostanti, che il luogo è detto “il balcone del Cusio”.

Breve visita al santuario, un gradito aperitivo sulla piazza e poi via per Varallo, dove avevamo stabilito di pranzare.

Piacevolissima sorpresa l’Hostaria di Bricai, i cui gerenti, dopo aver lavorato per 12 anni a Rassa, si sono trasferiti a Varallo, in un’antica dimora di pietre e sassi e offrono ottima accoglienza e menu decisamente raffinati e sfiziosi. Provare per credere.

Nel pomeriggio, rinvigoriti nel corpo e nello spirito, ci siamo diretti verso Rassa percorrendo un piacevole tratto di Valsesia, per poi, dopo una ventina di chilometri, imboccare una deviazione a sinistra che introduce nella Valle dei Tremendi. Siamo così giunti a Rassa (25 km da Varallo), un suggestivo villaggio montano di poco più di 60 abitanti che mantiene le caratteristiche abitazioni della comunità Walser, situato lungo il torrente Sorba, un affluente del Sesia.

Percorrendo, a piedi, la pittoresca via che l’attraversa fino al bel ponte romanico (sul quale ci siamo fatti scattare una foto ricordo da un gentilissimo abitante locale), ci siamo trovati catapultati in una realtà d’alri tempi.

Poi il ritorno, questa volta via Sesto Calende, Luino, Lugano, ancora con traffico intenso.

In defintiva la Madonna del Sasso, la Valle dei Tremendi e l’Hostaria di Bricai meritano sicuramente un’altra visita, ma la prossima volta… autostrada fin dove si può!

Bella gita, ben organizzata e diretta da Roger, anche se permeata da un velo di tristezza per la recente e prematura scomparsa del socio e amico Robert (Roberto, come amava farsi chiamare da noi). E che emozione vedere ancora, anche se con un nuovo conducente, la sua bianca e amata “Norge” scorrazzare fra le nostre Guzzi. 

                                                                                   E.M.